Ennesima brillante performance di squadra, per il sodalizio rossazzurro caro al presidente Max Lo Verde, che, in terra siracusana, nella terza prova valevole per il Tivm, Trofeo Italiano Velocità Montagna Sud, coglie il successo assoluto tra le scuderie. In bacheca, inoltre, un’affermazione tra i gruppi ed altri otto acuti nelle rispettive classi. Bene Gianni e Samuele Cassibba, anche Matteo D’Urso nella ‘top ten’. Delusione per l’esclusione finale di Polizzi
Giovanni Cassibba ( Osella PA 20) – ph: AciSport
Catania – Missione compiuta. A distanza di alcuni giorni dall’impresa sportiva portata a termine nella XXXV Coppa Val d’Anapo Sortino, terzo ‘round’ stagionale per il Tivm, Trofeo Italiano Velocità Montagna girone Sud, a prevalere, in seno agli ambienti “corsaioli” rossazzurri coordinati dal presidente Max Lo Verde, è un senso di forte soddisfazione. La Scuderia Catania Corse, pur con una punta di rammarico e con innegabili difficoltà incontrate nell’affrontare una cronoscalata automobilistica impegnativa qual è quella ospite nel Siracusano (valida inoltre quale prima tappa del Campionato Siciliano Velocità in salita “by AciSport” e come prova di Campionato Italiano Bicilindriche), ha portato a casa risultati memorabili.
In primis, la vittoria assoluta tra le Scuderie (su un totale di 20 squadre in lizza), in qualità di sodalizio vincitore degli ultimi sette titoli consecutivi nel Regionale Velocità in salita. A cui vanno aggiunti un successo tra i Gruppi ed altri otto ‘acuti’ nelle differenti Classi, nelle quali erano impegnati a Sortino ben 38 piloti con le insegne della Catania Corse.
Una prestazione convincente, finalmente in netto crescendo, per Samuele Cassibba. Il più giovane della famiglia “da corsa” con base a Comiso (RG) ha chiuso la gara al quarto posto assoluto, riuscendo a percorrere chilometri e ad acquisire importanti informazioni sulla nuovissima Osella PA 21 JrB motorizzata Suzuki 1.0, praticamente al debutto a Sortino, con la quale ha chiuso primo in classe E2SC 1000 e sul terzo gradino del podio nella speciale classifica riservata ai propulsori di derivazione motociclistica. Bene, anzi benissimo, anche papà Gianni Cassibba, a sua volta quinto assoluto a soli 85 centesimi di secondo dal figlio. Gianni ha portato a compimento una 2a manche incredibile, abbassando i tempi di riferimento con sua fedele Osella PA 20S Bmw 3.0 quando quasi tutti i rivali non sono riusciti a confermarsi sul cronometro. Per il comisano, inoltre, la vittoria in classe E2SC 3000.
Davide Gravina (Citroen Saxo Vts)
Positivo, si diceva, il rientro stagionale per l’esperto catanese (di Belpasso) Matteo D’Urso, il quale ha portato a casa un convincente decimo posto assoluto al volante della Radical SR4 Suzuki ex Domenico Cubeda, vettura da affinare ulteriormente. Esordio con il botto, con la casacca della Catania Corse, per il ragusano (di Chiaramonte Gulfi) Davide Gravina, autore di una prova straordinaria alla guida della sua rinnovata Citroen Saxo Vts, che gli è valsa la duplice affermazione nel gruppo Produzione di Serie ed in classe 1600, precedendo il compaesano Tino Bugliarello, a sua volta “piazzato” nel medesimo gruppo Produzione di Serie e nella citata classe 1600, con una nuova Peugeot 106 Gti 16v.
Doppia salita “tribolata”, sebbene vincente, a Sortino, per il catanese Salvo Monzone, alle prese con problemi di assetto sulla sua Citroen Saxo Vts, che lo hanno penalizzato oltremodo nel tratto più veloce, non impedendogli tuttavia di aggiudicarsi la classe Racing Start Plus 1.6, con buon margine sul rivale più accreditato. Prestazione da ascrivere negli annali delle cronoscalate per i catanesi Andrea Patanè, con la Peugeot 205 Rallye e Giuseppe Barbagallo, sulla stessa vetturetta francese, questi sebbene al debutto. Il confronto, nella Produzione Evo 1400, ha visto prevalere il primo, per appena 40 centesimi di secondo. Un’inezia, se vogliamo. Qualche rammarico per Barbagallo, il quale, dopo un’ottima prima manche, si è forse deconcentrato nella seconda salita cronometrata, lasciando via libera al compagno di colori.
Massimiliano Di Pietro (Renault 5 GTT) – ph: AciSport
Tra le altre vittorie di classe colte nella XXXV Coppa Val d’Anapo Sortino, come non ricordare quella a firma del catanese “figlio d’arte” Ivan Tudisco, autentico interprete di questo tipo di competizioni, vincente con un largo margine nella classe E1 Italia 2000 al volante della sua Renault Clio Cup, così come quelle riposte in bacheca dal catanese (di Piedimonte Etneo) Giovanni Grasso (primo nella E1 Italia 1600 Turbo, con la ‘mostruosa’ Fiat Uno Turbo i.e.) e dal “veterano” settantaduenne maltese Joe Anastasi, autentico “stakanovista”, in Sicilia, con la sua Austin Mini Cooper S 1.5, vincitrice tra le E2SH (Silhouette) 1600.
Da considerarsi assolutamente positive anche le piazze d’onore dei piloti della Catania Corse, come per esempio quella conquistata dal catanese Orazio Arcidiacono nella classe Racing Start Plus 1400, pur alle prese con problemi all’alimentazione sulla sua Peugeot 106 Rallye. Medesimo discorso per il veloce locale Massimiliano Di Pietro, ‘Max’ per gli amici, cui va l’Oscar della sportività per aver trascorso tutta la notte compresa tra venerdì e sabato a riparare nella officina di casa gli ingranaggi del cambio della sua Renault 5 Gt Turbo, “collassati” solo qualche ora prima. In gara, Max Di Pietro ha dato vita a due manche cronometrate di notevole spessore, chiudendo a soli 3” dal suo rivale di riferimento, in classe Produzione Evo 2000.
Non poteva forse fare di più nemmeno il giarrese Rosario Alessi, secondo in classe E1 Italia 1600 con la sua Peugeot 106 Gti 16v, imitato dall’esperto ennese (di Centuripe) Salvatore Naselli, a sua volta secondo in classe E2SH 1150 al volante della rinnovatissima Fiat Cinquecento Suzuki sulla quale ha riscontrato fastidiose noie all’assetto, irrisolte nonostante l’utilizzo di pneumatici nuovi. Qualche recriminazione anche per il “navigato” catanese (di Adrano) Turi Caruso, salito sul secondo gradino del podio in classe E2SC 1400, ma rallentato sul percorso della prima manche da alcune bandiere gialle dovute a vetture in traversate sulla carreggiata.
Grande lotta tra i piloti della Catania Corse per le posizioni di rincalzo tra le Bicilindriche. Bene Orazio Reitano, su Fiat 500, terzo nella classe 700 del gruppo 2 nonostante non abbia potuto effettuare le salite di ricognizione, davanti ai compagni di squadra Mauro Scaccianoce e Salvatore Nicolosi, tutti su Fiat 500. Nella classe maggiore, la 700 del gruppo 5, sesta piazza per il catanese Alex Scuderi (Fiat 500); amari ritiri, di contro, per l’esperto Angelo Palazzo (uscito di strada con la sua Fiat 500) e per Alfio Basile (Fiat 126), mentre Saverio Basile ha potuto compiere solo la prima manche, con la sua Fiat 126, così come il ragusano (di Chiaramonte Gulfi) Salvatore D’Avola, sulla Peugeot 106 Rallye, nella Racing Start Plus 1400 ed il catanese Mario Raciti, anche lui su 106 Rallye, ma iscritta in Produzione di Serie 1400. In questa categoria, da segnalare il terzo gradino del podio per Tommaso Motta (106 Rallye), davanti al comisano Alessandro Turtula (205 Rallye).
Altra prestazione di spessore, nella classe E1 Italia 1400, per il catanese Alfio Crispi, terzo alla bandiera a scacchi nonostante grossissimi problemi all’impianto frenante della sua Peugeot 106 Rallye. Altro terzo posto, stavolta in classe CN 2000, per il comisano Salvatore Vitale, al debutto con la Catania Corse nell’abitacolo della sua Osella PA 21S Evo Honda. Nella classe 1600 della Produzione di serie, quarto al traguardo di Sortino è stato ancora Sebastiano Gatto, su Peugeot 106 Gti 16v (a poco più di 2” dalla piazza d’onore). Una sola manche (la prima), per il rientrante catanese (di Biancavilla) Fortunato Scarvaglieri, con la Formula Renault 2.0 iscritta nella E2SS 2000, nonché per i due chiaramontani Salvo Cocimano (pneumatici non efficaci sulla sua Peugeot 205 Rallye) e Gianpiero Tummino, anche lui su 205 Rallye.
Tra le Autostoriche, vittoria per il catanese Sebastiano Fisichella nella classe JR SN 3000, al volante della sua Lucchini SSN87 motorizzata Alfa Romeo. Grande disappunto, in seno ai vertici della Scuderia Catania Corse, per l’esclusione dalle classifiche finali del forte adranita Mimmo Polizzi, finito al sesto posto assoluto sotto la bandiera a scacchi. La sanzione, a causa di una presunta difformità riscontrata dai verificatori sul serbatoio di carburante installato sulla sua Elia Avrio ST09 Suzuki. Il presidente Max Lo Verde ha già provveduto ad inoltrare una lettera indirizzata alla Commissione Velocità in salita di AciSport, chiedendo la revisione delle classifiche.