La Scuderia Catania Corse “asso pigliatutto” nella 64ª Coppa Nissena
Catania – La Scuderia Catania Corse si prende il banco e sbaraglia letteralmente la concorrenza al culmine della 64a Coppa Nissena, undicesimo round per il Campionato Italiano Velocità Montagna AciSport 2018. Il sodalizio rossazzurro coordinato sui campi di gara dal presidente Max Lo Verde e dal vice presidente Antonio Leonardi, già campione regionale Velocità in salita per il settimo anno consecutivo, ha colto a Caltanissetta altri nove titoli siciliani individuali di categoria, a coronamento di un’ennesima stagione agonistica da incorniciare e da ricordare a lungo.
Alcuni di questi allori regionali erano nell’aria fin dal precedente appuntamento con il Civm ad Erice ed adesso è arrivata la conferma. Ma non è tutto. Alla Coppa Nissena, i ventidue alfieri con il vessillo rossazzurro sul cofano delle rispettive auto da corsa sono stati capaci di conquistare, pur in una gara ormai a fine stagione, due vittorie di gruppo, dieci affermazioni di classe, altre tre piazze d’onore e due terzi gradini sul podio. Un’autentica messe di risultati, sintomo di forza e qualità.
Il migliore della pattuglia rossazzurra nella spedizione alla 64a Coppa Nissena, scorrendo la graduatoria finale, si è rivelato ancora una volta il giovane comisano Samuele Cassibba, alla fine 8° assoluto al volante della Tatuus F. Master Honda con la quale ha portato a casa anche una preziosissima affermazione nella classe E2SS 2000, tra le monoposto. Un risultato che riveste una duplice valenza. Da un lato, Cassibba jr. può festeggiare la conquista del titolo regionale di classe, dall’altro il portacolori della Catania Corse mantiene ben salda la vetta, sempre in E2SS 2000, nella classifica del Tricolore della montagna, ad un solo appuntamento dal termine, la cronoscalata Luzzi-Sambucina, il prossimo 7 ottobre, in Calabria.
In evidenza a Caltanissetta anche il catanese (opera nell’officina di famiglia a Trecastagni) Angelo Roberto Faro, il quale si porta a casa ben due affermazioni in un colpo solo, con la sua “mostruosa” Fiat Uno Turbo i.e. Evo. Il veloce specialista etneo (che alla Nissena è stato costretto a montare pneumatici Michelin usati, in luogo delle nuove coperture Pirelli parse non adatte allo scopo), si è aggiudicato il gruppo E1 Italia e la selettiva classe 1600 Turbo, cingendo inoltre il capo con la corona di nuovo campione regionale. “Doppietta” di successi di classe tra le Racing Start Plus, con il catanese Salvo Monzone abile a salire sul gradino più alto del podio tra le 1600 con la potente Citroen Saxo Vts, con la quale ha colto pure il terzo posto tra le Racing Start Plus, ottenendo a sua volta il titolo regionale di categoria. Identico risultato anche per il siracusano (di Lentini) Adriano Scammacca, nuovo campione siciliano nella classe Racing Start Plus 2000 vinta a Caltanissetta (al culmine di un positivo “trittico” di gare, che comprende Monti Iblei e Monte Erice) al volante della Renault Clio Rs Cup, cui va aggiunto il secondo posto nel gruppo “Plus”.
Altro interessante duplice acuto Catania Corse tra le E2SH (Silhouette), con il successo in classe E2SH 2000 per il rientrante “veterano” ragusano (di Vittoria) Salvatore Lombardo, sempre applaudito dal pubblico con la bella e potente Fiat 124 Abarth Rally Spider (con cui ha ‘marcato’ anche la piazza d’onore nel gruppo E2SH) e con l’altra affermazione firmata in E2SH 1600 dall’esperto maltese Joe Anastasi, per l’ennesima volta grande protagonista in Sicilia con l’Austin Mini Cooper S 1.5 salita alla fine pure sul terzo gradino del podio nel citato gruppo E2SH. Esperienza vincente a Caltanissetta anche per il siracusano (residente a Sortino) Massimiliano “Max” Di Pietro, autore di una prova convincente al volante della sua Renault 5 Gt Turbo , con la quale non ha avuto rivali per la classe Produzione Evo 2000, vinta unitamente al titolo regionale di categoria. Per l’alfiere della Catania Corse, anche il secondo posto nel gruppo Produzione Evo. “Nissena” da ricordare per Rosario Alessi, il quale ha saputo trovare fin dalle primissime battute il giusto ritmo di gara, portandosi dopo le due sessioni di gara cronometrata in vetta alla classe 1600 del gruppo E1 Italia, dove ha chiuso al quinto posto.
Note più che liete, per la Scuderia Catania Corse, anche dalla sezione Autostoriche, dove il siracusano (anche lui di Sortino) Giuseppe Barbagallo è stato capace di inanellare una doppia prestazione sportiva strepitosa, che gli è valsa alla fine il terzo riferimento cronometrico assoluto tra tutte le vetture storiche, la terza piazza assoluta nel quarto Raggruppamento (prima tra le auto Berlina) e la vittoria senza discussioni nella classe J1 A2000, con la Renault 5 Gt Turbo. La Coppa Nissena 2018 ha regalato altresì a Di Pietro l’alloro siciliano nella sua categoria. Strepitoso, a Caltanissetta, anche il ragusano (originario di Comiso) Franco Corallo, sempre più convincente al volante della magnifica Alfa Romeo Giulia Gta, con la quale si è laureato neo campione siciliano nella classe H2/I Silhouette 2000 per le Autostoriche, vinta nel cuore della Sicilia con una grande prova di forza che è valsa altresì l’affermazione nel terzo Raggruppamento, unitamente al quinto tempo cronometrico in senso assoluto tra tutte le vetture storiche presenti.
Tornando alle Moderne, molto bene inoltre il neo campione regionale Under 25 Agostino Bonforte, da Vittoria (RG), seconda piazza nella classe E2SS 1600 e quinta posizione nel gruppo E2SS (Sport con telaio monoposto), con la Gloria C8P Suzuki finita undicesima assoluta, così come il catanese (di Belpasso) Matteo D’Urso, capace di portare alle falde dell’Etna il secondo posto per la classe E2SC 1600 (Sport con telaio biposto), con una Radical SR4 Suzuki sempre al top. Identico risultato per l’altro etneo Orazio Arcidiacono e per la sua Peugeot 106 Gti 16v, classificati “piazzati” nella classe Racing Start 1600, a cui si aggiunge l’altra piazza d’onore colta nel gruppo Racing Start.
Nonostante non abbia potuto schierarsi al via di entrambe le salite di ricognizione del sabato, causa una perdita di olio dal serbatoio della rinnovata Osella PA 30 Mugen 3.0, può senz’altro considerarsi positivo l’approccio alla Coppa Nissena per il forte ed esperto comisano Gianni Cassibba, il quale, oltre a riporre in bacheca il 3° posto in classe E2SC 3000 ed un ennesimo titolo regionale di categoria, ha potuto acquisire un importante bagaglio di informazioni tecniche sulla prestante biposto di casa Osella. Premiata inoltre l’abnegazione e la passione del catanese Alfio Tudisco, il quale ha visto coronare gli sforzi suoi e quelli di tutta la squadra (che gli ha completato la sua Renault Clio Rs Cup nella nottata del venerdì, antecedente alle due salite di ricognizione, per rimediare ai danni causati dall’uscita di strada patita alla Monte Erice) con il terzo gradino del podio nella classe 2000 per il gruppo E1 Italia, dove ha chiuso sesto.
In evidenza alla 64a Coppa Nissena anche il rientrante catanese Domenico Capuano, alla fine quarto in classe E1 Italia 2000 (nonostante una toccata) con l’inedita Nissan Primera Gtr da lui stesso preparata, quindi il ‘veterano’ catanese Filippo Cardillo (rientrato lo scorso anno alle competizioni dopo 16 anni di stop), a sua volta finito al 6° posto in gruppo A ed in quarta posizione in classe A 1600 con la Peugeot 106 Gti 16v da lui stesso assemblata. Nota di merito anche per l’altro esperto vittoriese Angelo Bonforte, quinto nel gruppo E2SC 3000 con la Osella PA 20S Bmw ed applaudito protagonista.
Non troppo fortunata, invece, la nutrita pattuglia di alfieri della Catania Corse schierati tra le Bicilindriche. Alla fine, il migliore in classifica è risultato l’esperto ennese (originario di Centuripe, ma residente da alcuni anni ad Adrano CT) Angelo Palazzo, 6° in classe 700 del gruppo 5, su Fiat 500. Più staccati i catanesi Pippo Marino e Filippo Del Popolo, entrambi con la Fiat 500 gr. 5. Discorso a parte merita di certo lo sfortunato specialista ragusano Franco Caruso, costretto a disputare una sola sessione cronometrata (la prima) a causa della rottura del filo dell’acceleratore sulla sua Radical SR4 Suzuki, inconveniente che aveva cominciato a manifestarsi già in Gara 1, compromettendo di fatto la prestazione complessiva di Caruso, il quale ha già annunciato la propria rivincita nel prossimo appuntamento tricolore di Luzzi, il 7 ottobre, nel Cosentino.